Almadén e Ronda
La plaza de toros di Almadén (Ciudad Real) è uno dei luoghi più emblematici della località manchega ed è uno dei pochi esempi di piazza esagonale. La storia di questa piazza è legata alla presenza di miniere nel territorio; secondo alcune fonti fu costruita insieme al Real Hospital de Mineros de San Rafael nel 1752 ad opera del superintendiente de minas Francisco Javier de Villegas, per porre rimedio alle continue epidemie e all’alta mortalità. La piazza aveva un doppio scopo, quello di raccogliere fondi per aiutare il sostentamento dell’ospedale da cui dipendeva e quello di dare una sistemazione più degna ai lavoratori che vivevano in condizioni di indigenza e che rappresentavano il principale focolaio delle epidemie. Sistemare i lavoratori si tradusse nell’affittare i 24 appartamenti che erano stati ricavati nella parte esterna della stessa istallazione e che arrivarono ad ospitare circa 200 persone. I lavori terminarono nel 1765, ma vi sono documenti che attesterebbero l’utilizzo della struttura, ancora incompleta, già nel 1752. Dal 1754 al 1759, con un decreto reale, Ferdinando VI proibì i festeggiamenti taurini per cercare di recuperare l’allevamento di tale specie dimezzata dalle epidemie e dalla siccità; questa misura non riguardò però la piazza di Almadén. Come già detto la pianta è esagonale, consta di due piani e all’esterno presenta un tetto spiovente a tegole e ventiquattro camini dalla forma particolare. L’entrata principale è in mattoni, le tribune interne sono tutte coperte, il pian terreno è ad archi mentre il piano rialzato presenta delle colonne di legno che reggono la tettoia, che è anch’essa, come la parte esteriore, a tegole e spiovente. Può contenere circa 4.000 persone ed è Monumento storico nazionale dal 1979 (R.D. 16-11-79). L’ultimo restauro risale al 2003 ed attualmente, oltre all’uso per festeggiamenti taurini, nelle sue sale ospita esposizioni, l’ufficio del turismo, un ristorante ed un hotel.
Infine, non possiamo non citare la plaza de toros di Ronda, sebbene risalga a un periodo successivo all’epoca barocca. E’ probabilmente la plaza storica più conosciuta della Penisola ed una delle più caratteristiche. Fu costruita dalla Real Maestranza de Caballería, corpo equestre fondato da Filippo II per formare e mantenere in allenamento i cavalieri. Fu progettata da Martín Aldehuela a partire dal 1779 e fu terminata in 6 anni, il suo primo utilizzo da parte del corpo di cavalleria si potrebbe anche in questo caso desumere dall’ampiezza del suo ruedo che misura 66 metri di circonferenza, uno dei più grandi al mondo. Consta di due piani, entrambi coperti, con cinque file di gradoni cadauno. Sono presenti 136 colonne in stile toscano che formano 68 archi. Può contenere circa 5.000 spettatori. Ronda e la sua plaza hanno rappresentato una tappa fondamentale nello sviluppo della tauromachia moderna anche grazie a varie casate e generazioni di toreri che hanno segnato fortemente la storia di questa disciplina. In riferimento al celebre dipinto di Francisco Goya che raffigura i fratelli Pedro e José Romero, dal 1954 si tiene al principio di settembre una corrida chiamata goyanesca che si caratterizza per l’ambiente, i vestiti e le decorazioni che si utilizzavano al tempo di Goya. Nella plaza è presente il museo della Real Maestranza dove sono custoditi libri, cimeli e dipinti relativi alla tauromachia e all’arte equestre.