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Le Feste dei Mori e dei Cristiani in Spagna

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In Spagna, le Feste dei Mori e dei Cristiani generalmente rievocano la Reconquista militare della penisola iberica conclusasi alle soglie dell’età moderna. In alcuni casi, però, come accade in Italia, anche le comunità spagnole mescolano il ricordo della liberazione dal “dominio” arabo alle incursioni barbaresche risalenti ad epoche successive. L’Andalusia, ad esempio, conserva la memoria della ribellione dei moriscosCon il termine Moriscos si designavano i discendenti dei Mori che, dopo la Reconquista cristiana, avevano formalmente accettato di convertirsi e di abbandonare l’Islam. In realtà, la popolazione morisca continuò a mantenere i propri usi e costumi tradizionali e a praticare in segreto la religione mussulmana. Dal 1609 fino al 1614, su ordine di Filippo III vennero espulsi dalla penisola iberica tutti i Moriscos, all’incirca 300.000 persone. di Granada repressa da Filippo II nel XVI secolo. La Spagna, oltre ad annoverare un numero di feste superiore all’Italia, vanta anche una tradizione storica più antica, risalente agli anni che precedono la fine della Reconquista. Di norma, le feste spagnole si dividono in tre fasi: la sfilata degli “invasori” musulmani (entrada), la conquista della città anticipata da una trattativa (embajada) e la processione in onore della Madonna o del Santo Patrono (preceduta dalla riscossa delle milizie cristiane). Lo scontro, che spesso ruota attorno alla perdita e alla riconquista di una fortezza o di una reliquia (e, a volte, anche alla cattura e alla liberazione di un personaggio di rilievo), si conclude con la sconfitta definitiva degli “invasori” (ottenuta grazie al sostegno divino), a cui fa seguito l’eliminazione, l’espulsione o la conversione dei Mori. La maggior parte delle rappresentazioni prevedono anche dialoghi e dispute sui dogmi religiosi. Tra le più significative, segnialiamo quelle di Almansa (Castilla-La Mancha), Caravaca de la Cruz (Murcia) e Alcoy, Orihuela e Villajoyosa (Comunità Valenzana). Si tratta di cittadine che fanno parte di territori “riconquistati” in età medievale.

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