Valencia
Dopo la loro dispersione in seguito alla seconda rivolta delle AlpujarrasLa regione delle Alpujarras è una zona montuosa dell’Andalusia, attualmente corrispondente a parti delle province di Granada e di Almería. In questa impervia regione si rifugiò la popolazione mora che in due occasioni (1499-1500 e 1568-1570), dopo la caduta del regno nasride di Granada, si ribellò contro il dominio cristiano. In entrambe le occasioni la rivolta fu domata, e dopo la seconda ribellione i Moriscos di Granada vennero allontanati dalle loro terre e sparpagliati per tutta la penisola iberica., la parte della Monarchia spagnola che ospitava il maggior numero di MoriscosCon il termine Moriscos si designavano i discendenti dei Mori che, dopo la Reconquista cristiana, avevano formalmente accettato di convertirsi e di abbandonare l’Islam. In realtà, la popolazione morisca continuò a mantenere i propri usi e costumi tradizionali e a praticare in segreto la religione mussulmana. Dal 1609 fino al 1614, su ordine di Filippo III vennero espulsi dalla penisola iberica tutti i Moriscos, all’incirca 300.000 persone. era il regno di Valencia. Lo stesso duca di Lerma, proprietario di vasti possedimenti nel regno, aveva potuto apprezzare le qualità di questa minoranza e i benefici apportati all’economia locale durante il suo periodo di governo viceregio, negli ultimi anni di Filippo II (1595-97). Proprio la città di Valencia può dunque essere scelta come simbolo del punto di contatto tra la cultura e l’arte araba con quel gusto barocco che proprio nel 1609, quando vennero espulsi i Moriscos, cominciava a svilupparsi a pieno. Numerosi sono gli edifici, in larga parte religiosi, che sono stati costruiti o hanno subito decisive opere di restauro durante il periodo di massimo fulgore del barocco spagnolo. La Basílica de la Virgen de los Desamparados, ad esempio, venne eretta durante il XVII secolo a seguito della visita in città del re Filippo IV, il quale attribuì alla protezione della Vergine le sue vittorie militari a Fuenterrabía e a Tortosa. Gli esempi di chiese costruite durante il Medioevo che hanno in seguito subito sostanziose modifiche in senso barocco sono assai numerosi a Valencia. Il campanile della chiesa di Santa Catalina Mártir, innalzato tra il 1688 e il 1705, è tuttora considerato come un modello insuperato di arte barocca. Anche la cattedrale della città (foto), costruita laddove sorgeva la Mezquita araba, è contraddistinta da una mescolanza di stili artistici. La porta principale, detta Puerta de los Hierros, venne costruita dal 1703 al 1713, in pieno stile barocco, secondo il progetto dell’architetto e scultore tedesco Konrad RudolfKonrad Rudolf (?-1732) fu uno scultore e architetto tedesco. Si formò a Parigi e in seguito a Roma, dove potè studiare da vicino l’arte barocca. Giunto in Spagna al seguito dell’arciduca Carlo, si dedicò alla costruzione della facciata principale della cattedrale di Valencia, senza tuttavia concluderla. In seguito fu attivo a Barcellona e a Vienna, dove morì nel 1732., giunto in Spagna durante la Guerra di Successione al seguito dell’ arciduca Carlo d’Asburgo. Quando Rudolf lasciò la penisola iberica al seguito del suo protettore, la porta venne conclusa da due suoi discepoli, Francisco Stolf e Francisco VergaraFrancisco Vergara el Mayor o el Viejo (1681-1753) nacque e morì a Valencia. Scultore e architetto, fu allievo di Leonardo Julio Capuz e di Konrad Rudolf, con il quale lavorò alla costruzione della facciata barocca della cattedrale di Valencia. Altre sue opere sono visibili a Valencia e in altri centri del vecchio regno valenciano.. A Valencia si possono inoltre ammirare alcune opere dei fratelli Raimundo e Leonardo Julio Capuz, tra i maggiori interpreti della scultura barocca spagnola, oltre a celebri opere pittoriche risalenti al medesimo periodo e conservate nel Museo de Bellas Artes.