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Un’eccezione: Carlo II e una particolare raffigurazione

Carlo II AvellinoCarlo II divenne sovrano della Spagna e dei suoi domini italiani e americani nel 1665, alla morte del padre Filippo IV. Affetto da difetti fisici e da disabilità psicologiche causati dalla pratica, molto frequente nella dinastia degli Asburgo, dei matrimoni tra consanguinei, Carlo II fu un re molto debole, testimone quasi inerme del definitivo tramonto della potenza spagnola. Dopo la sconfitta nella Guerra dei Trent’anni (1618-1648) e la perdita del Portogallo nel 1668, la monarchia asburgica dovette sempre più cedere il passo alla Francia di Luigi XIV (1638-1715). Quest’ultima, d’altro canto, insidiò ripetutamente con azioni militari i possedimenti spagnoli, come nel caso della cosiddetta Guerra di Messina (1674-1678), nel corso della quale i Francesi intervennero per appoggiare la città siciliana rivoltatasi contro il dominio spagnolo. Dopo il periodo di reggenza della regina madre, Marianna d’Austria, Carlo II governò, a partire dal 1675, affidandosi in realtà a ministri favoriti. Ritenuto vittima di una maledizione, Carlo II non riuscì neanche a procreare un erede dai suoi due matrimoni con Maria Luisa di Borbone-OrléansMaria Luisa di Borbone-Orléans (1662-1689) fu la prima moglie di Carlo II di Spagna (1661-1700). La regina di Spagna poteva vantarsi di discendere sia dalla famiglia reale francese (i suoi nonni paterni erano Luigi XIII e Anna d’Austria) sia da quella inglese (i suoi nonni materni erano Carlo I d’Inghilterra e Enrichetta Maria di Francia). Famosa per la sua bellezza, Maria Luisa non riuscì tuttavia a fornire un erede al trono di Spagna, probabilmente per l’impotenza di Carlo II. Morì improvvisamente il 12 febbraio 1689. (1662-1689), nipote di Luigi XIV, e con Maria Anna del Palatinato-NeuburgMaria Anna del Palatinato-Neuburg (1667-1740) fu la seconda moglie del re di Spagna Carlo II (1661-1700). Dopo il matrimonio (1690), la nuova regina cercò di influenzare le scelte politiche del debole marito. A causa dell’impotenza di quest’ultimo, neanche Maria Anna, come colei che l’aveva preceduta, riuscì a procreare un erede. Cercò quindi di favorire la successione al trono del nipote Carlo d’Asburgo (1685-1740). Con l’inizio della Guerra di Successione spagnola (1701-1713), si ritirò a Bayonne, dove rimase per il resto della sua vita. (1667-1740), una delle figlie dell’Elettore del Palatinato Filippo Guglielmo. Alla morte di Carlo II (1700), la vacanza del trono fu all’origine della Guerra di Successione spagnola (1701-1713).

Di Carlo II non ci sono arrivate sculture equestri. Tuttavia, è interessante soffermarsi su una scultura che ritrae Carlo II bambino, situata in Italia, nella città di AvellinoDopo la conquista normanna del sud d’Italia, la città di Avellino fu feudo di varie famiglie nobiliari. Nel 1581 passò nelle mani dei Caracciolo, che l’avrebbero controllata fino al 1806. Durante questo lungo periodo, Avellino conobbe una lunga stagione di crescita demografica ed economica. Si affermò, in particolare, la produzione di pregiati panni di lana. I Caracciolo influenzarono anche lo sviluppo urbanistico di Avellino: risalgono al XVIII secolo Palazzo Caracciolo e la creazione del corso principale della città.. Realizzata nel 1668 da Cosimo Fanzago, l’opera fu voluta e finanziata dall’Università di Avellino per celebrare la successione al trono del giovane re, all’epoca di appena sette anni. Non è da escludere la partecipazione anche del principe di Avellino Francesco Marino Caracciolo, desideroso di rendere omaggio al nuovo sovrano e di favorire così le sue future richieste politiche. La statua ritrae un re bambino sontuosamente vestito, ed è posta sulla sommità di un monumento i cui dettagli e decorazioni, anch’essi realizzati da Cosimo Fanzago, lo rendono un’opera tipica del gusto barocco.

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