Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Filippo III e la Plaza Mayor di Madrid

Statua equestre Filippo IIIQuarto figlio di Filippo II e della sua quarta moglie Anna d’AustriaAnna d’Austria (1549-1580) era la primogenita dell’imperatore Massimiliano II e di Maria di Spagna, figlia di Carlo V (1500-1558). Inizialmente promessa al cugino, l’infante don Carlos, sposò infine nel 1570 suo zio, il re di Spagna Filippo II (1527-1598). Nei dieci anni di matrimonio, Anna partorì i principi Ferdinando, Carlos Lorenzo, Diego Félix, Filippo (poi re Filippo III, 1578-1621) e Maria., Filippo III salì sul trono alla morte del padre, nel 1598, unico superstite tra i figli maschi del Re Prudente. Passato alla storia come re guidato da una profonda devozione religiosa, oltre che dalla passione per l’equitazione e la caccia, Filippo III scelse di rinunciare, di fatto, all’esercizio del suo potere, delegandolo quasi del tutto al cortigiano che più di tutti godeva del suo favore e della sua fiducia: Francisco Gómez de Sandoval y Rojas, duca di Lerma (1553-1625). Tale scelta segnò l’inizio di una pratica di governo, incentrata sulla figura del favorito del re, o valido, che si sarebbe imposta pure con il successivo re, Filippo IV, e anche al di fuori dei confini della monarchia asburgica. In politica estera, il regno di Filippo III fu contraddistinto, inizialmente, dal tentativo di porre fine alle numerose guerre iniziate sotto il precedente sovrano: vanno così letti il trattato di pace con l’Inghilterra (1604) e la Tregua dei dodici anni con le Province Unite (1609). Lo scoppio di alcuni conflitti minori, soprattutto nella penisola italiana, e la decisione di scendere in guerra al fianco degli Asburgo austriaci nel conflitto che sarebbe diventato famoso come Guerra dei Trent’anni (1618-1648) contribuiscono tuttavia ad incrinare l’immagine di Filippo III come sovrano amante della pace. Un’altra decisione carica di conseguenze per la successiva evoluzione della storia spagnola fu quella di autorizzare l’espulsione, tra il 1609 e il 1614, di trecentomila Moriscos, i discendenti dei sudditi musulmani convertiti con la forza durante la Reconquista.

Tra i meriti del regno di Filippo III va ricordata la risistemazione urbanistica di Madrid. La Plaza Mayor venne conclusa nel 1619 sotto la direzione di Juan Gómez de Mora, e divenne il centro da cui si sarebbero irradiate le strade della capitale negli anni successivi. Al centro della Plaza Mayor è oggi situata la statua equestre di Filippo III, iniziata dal GiambolognaJean de la Boulogne detto Giambologna (1529-1608) fu uno scultore fiammingo attivo in Italia, punto di contatto tra il Rinascimento e il Barocco. Giunto a Roma intorno al 1550 per un viaggio di formazione artistica, sulla strada del ritorno si fermò a Firenze. Dopo breve tempo cominciò a lavorare per i Medici, divenendone lo scultore più amato. Lavorò anche a Lucca, Genova e Bologna. Tra le sue opere, il Ratto della Sabina, la Fontana del Nettuno e le statue equestri di Cosimo I e di Ferdinando I. e conclusa dal suo allievo Pietro TaccaPietro Tacca (1577-1640) fu uno dei maggiori rappresentanti del gusto barocco in Italia. Allievo del Giambologna, è celebre soprattutto come autore delle statue equestri di Filippo III e Filippo IV di Spagna. Realizzò un monumento equestre anche per il re di Francia Enrico IV, che venne però distrutto durante la Rivoluzione francese. Altre opere pregevoli del Tacca sono i Quattro mori incatenati alla base del monumento a Ferdinando I de’ Medici a Livorno e le due fontane in bronzo di piazza Santissima Annunziata a Firenze. nel 1616. L’attuale ubicazione della scultura fu decisa dalla regina Isabella II, nel 1848.

<<<—pagina precedente   pagina seguente—>>>